Si puo' considerare il vuoto qualcosa da riempire, ma anche un mezzo per lasciare libero il flusso di pensieri. Non spezzare la continuità lasciando liberi i pensieri come un respiro (cfr Giuseppe I pensieri e il vuoto) è un concetto che si potrebbe collegare alla definizione yogica di contemplazione, con i passaggi precedenti della concentrazione e meditazione. Ma nella samadhi - la contemplazione - il pensiero si priva di conflitti, l'assenza di pensieri limitanti. Si è in grado di assorbire, in quieto distacco l'essenza primordiale delle cose.
La vera conoscenza, la somma totale del sapere.
Infatti il desiderio di riempire i vuoti, tenersi occupati e sollecitare la mente, contraddistinguono il pensiero occidentale, mentre rimanere in sospesa attesa, in paziente auto-controllo e in distacco degli obiettivi in una specie di indifferenza che priva i sogni di aspettative inutili, sono i marcatori del pensiero orientale.
In arte le tecniche miste producono degli strabilianti effetti, coltivare un pensiero assente non è totalmente nelle nostre corde, ma coglierne il procedimento e farlo proprio può essere di notevole aiuto nella vita di tutti i giorni.
Continua.. domani..
Idea richiama Idea.
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