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mercoledì 9 luglio 2014

Quanto ti sai adattare e resistere alle difficoltà? La resilienza


Ci sono persone che sanno adattarsi a qualsiasi circostanza, al cospetto di tragedie non si limitano alla disperazione ma riescono in qualche modo, misterioso ai più, a combatterle, sfruttarle e a volte a renderle parte integrante di un piano salvifico verso gli altri.
Perché queste persone riescono a sorridere lo stesso di fronte a qualsiasi ostacolo?
Perché i fallimenti sono concepiti come prove e tentativi, mentre per altri sono nefasti pensieri in cui crogiolarsi e fermarsi?

Come mai alcune persone ci riescono e altre sembrano boccheggiare al minino problema?

 La psicologia è riuscita a spiegare questo fenomeno con la parola resilienza.

Un individuo resiliente riesce ad adattarsi con spirito positivo a condizioni di disagio e di crisi, mantenendo un sano equilibrio e un obiettivo costante da raggiungere. Li sentirete ripetere con il sorriso che "basta tener duro" che i colpi sferzati dalla vita servono per "temprarsi" e "fortificarsi". Che ogni tentativo deve essere visto come una vittoria e non un fallimento.

In latino resilienza vuol dire la capacità di rimbalzare di tornare indietro. Quindi di tornare alla forma originale ovvero di resistere, andare indietro per prendere la forza! Sopportare con forza per arrivare ad un obiettivo e farlo agendo un passo alla volta.

Se di se stessi si riescono a cogliere le energie per affrontare un problema, senza vedere il proprio lato debole, si avranno i mezzi per agire e predisporre le azioni per raggiungere la meta stabilità. Anche se sembra lontanissima, occorre concentrarsi su piccoli obiettivi fattibili e la distanza si accorcerà di giorno in giorno.  

Secondo la  teoria di Cyrulnik,  l'empatia fa parte del processo di guarigione dalle esperienze negative che potrebbero bloccarci: lo «sguardo dell' altro» che comprende e aiuta a guardare in faccia al massacro subìto, è  fondamentale per la resilienza. Per una «seconda nascita». Da brutto anatroccolo a cigno, pur se fragile. (1)

La resilienza, la capacità di non rinunciare ed abbattersi, rinchiudersi nel passato e nei propri sbagli, si impara? E' una dote innata o è qualcosa che si puo' imparare?
E come mai i bambini sembrano riuscire a resistere con maggior facilità alle sfide? Finché non viene insegnato loro che non ce la possono fare, attribuendo etichette e costringendoli a ricoprire un ruolo?

Diventare una persona in grado di fronteggiare una difficoltà o una crisi con tutti i mezzi e le risorse disponibili, senza rinunciare e abbandonarsi alla disperazione, anzi mantenendo il buon umore e la forza. E attingendo a tutte le risorse necessarie per superare la prova del momento.

"La forza del mio destino" Photo Credit by Angelo Aboaf 

L'atteggiamento mentale di queste persone è quello di pensare alle difficoltà della vita come un percorso che fa temprare piuttosto che un ostacolo insuperabile. Di conseguenza vi è la consapevolezza che al superamento di una crisi e di una prova, ve ne sarà un'altra e un'altra ancora. Non c'è fine e non c'è sfida che non si possa superare.

Non esistono problemi ma soluzioni.
Quindi la possibilità di trasformare il problema in una opportunità.
La capacità di trattenere energia per poi sprigionarla nel momento del bisogno.
Caratteristica simile alla elasticità, ovvero opporsi e restituire gli urti.

Quali sono quindi i mezzi per permettere ad ogni individuo di essere resiliente?

Occorre cambiare atteggiamento verso ciò che accade, creando una idea diversa delle situazioni che ci mettono ansia, panico, paura e disagio. Ad una idea negativa quindi va contrapposta una idea positiva.

Trovare uno scopo: se siete dentro una vera e propria crisi di qualsiasi genere si tratti, è molto utile cercare uno scopo che ci rimetta in gioco subito. Sentirsi utili è molto importante, cercare di trasformare ciò che accade in un momento di recupero e di aiuto verso gli altri.

Entrare in empatia: è indispensabile avere un feedback con persone care, che vi possano sostenere e con cui entrare in contatto per confidarsi e parlare.

Rispetto di sé: in qualsiasi circostanza voi siate, dovete sempre mantenere il rispetto per voi stessi, mai strisciare, elemosinare e credere di non meritarsi le cose. Siate fieri di ciò che valete.

Flessibilità: le persone resilienti sanno adattarsi alle nuove circostanze e vedere un'opportunità dove altri vedono solo disgrazia, crisi e negatività.
Fate finta di entrare a casa di un amico, vi adattereste alle sue regole e al suo modo di vivere: ecco potete fare altrettanto adattandovi gradualmente alle nuove situazioni.

Essere positivi: questo è il punto cruciale per molte persone che oltre a non concepire la resilienza, sono negative e pessimiste. Riuscire a mantenere un grado di ottimismo favorisce la creazione di idee e immagini mentali che permettono di superare i problemi ed avere speranza. Nella vita è normale avere continue battute d'arresto e prove da superare, la bellezza sta nel superarle tutte, di volta in volta!

Prendersi cura di sé: quando si è in piena crisi è molto facile cadere nella trappola di lasciarsi andare, trascurandosi in ogni cosa: nutrizione, salute, sonno. Questo non fa che peggiorare le cose, facendovi perdere energie e rendendovi deboli anche per affrontare e decidere come fronteggiare i problemi. Prendersi cura di sé significa dare energia e forza per la risoluzione dei problemi!

Affrontare il problema: programmare come risolvere il problema da ogni angolazione e prospettiva, raccogliendo più dati possibili e analizzandoli con precisione e cura. Questo è un esercizio valido per abituarvi a trovare tutte le varianti risolutivi. Poi una volta che è stata operata la scelta, lasciare che le cose vadano avanti da sé. Non preoccuparsene più.
Ci saranno magari delle correzioni e dei passi indietro e in avanti, ma se sarete centrati e positivi, tutto ciò fa parte del corso normale degli eventi della vita.

Un passo alla volta: ecco allora che programmando un passo alla volta rispetto agli obiettivi prefissati si possono compiere grandi miracoli. Non scoraggiarsi del tempo che si impiegherà e della quantità di cose da fare. Pensare in termini di giornata. Vivendo la giornata, sul qui e ora, in previsione dell'obiettivo futuro, si puo' compiere ogni impresa. Non peserà e non sembrerà impossibile.

Tra gli aggettivi da tenere a mente e ripetersi quando si è in uno stato di relax sono:
sono in grado di, ce la farò, adattarsi, elasticità, flessibilità, empatia, apertura verso gli altri, sorriso, continuare, agire, azione.

Molti allenatori sportivi traggono dalla resilienza il fattore x per spronare alla disciplina e al raggiungimento degli standard motivazionali e di supporto per affrontare una gara o un allenamento.

E' curioso pensare ad alcuni aneddoti di personaggi famosi resilienti, prendiamo Edison l'inventore della lampadina, dovette compiere migliaia di tentativi con materiali differenti per riuscire nella sua impresa. Chiunque altro avrebbe abbandonato ma lui sosteneva:
"Io non ho fallito.Ho solo scoperto 2500 materiali che non funzionano!"
La sintesi del ragionamento che si oppone all'opzione del fallimento! Geniale...

Un altro punto da considerare è che la possibilità di rinforzare il proprio aspetto resiliente è intrinseca in ognuno di noi, non è una dote solo di inventori, scrittori o personaggi eroici, ma è una caratteristica che puo' essere affinata con un cambiamento nel modo di pensare.
Alla portata di tutti quindi.

Si ringrazia per la gentile concessione il fotografo Angelo Aboaf per la foto "La forza del mio destino".
Si ringrazia Romina Tamerici e il suo video Alfredo Cuervo Barrero.


. Grazie carissima :D

(1) I brutti anatroccoli» di Boris Cyrulnik, Frassinelli-

8 commenti:

Marco L. ha detto...

Bel post Ximi, e una ventata di ottimismo che ci voleva.
Mi chiedevi cosa voleva dire resiliente... è la capacità di un materiale di tornare alla forma originale a seguito di una sollecitazione esterna.
Dicevi "la capacità di rimbalzare di tornare indietro. Quindi di tornare alla forma originale ovvero di resistere, andare indietro per prendere la forza!" E' esattamente così, un esempio di materiale resiliente è la gomma sintetica, che una volta deformata torna alla forma originale. Non si lascia deformare.

Blogghidee - Ximi - ha detto...

@Marco,
grazie mille! Spero che la ventata di ottimismo rimanga e sia utile :)
Ecco un ottimo esempio quello della gomma di non lasciarsi deformare.
Infatti non lasciare che gli accadimenti e gli sbagli del passato ci influenzino deformando la visione della realta'.
Lo sapevo che mi avresti ispirata ;)

Angelo aboaf ha detto...

Davvero tutto molto bello e veritiero.
Grazie per la splendida collaborazione :-*

Blogghidee - Ximi - ha detto...

@Angelo,
sono lieta che la lettura ti sia stata di gradimento. E grazie infinite a te per la tua foto :)

Romina Tamerici ha detto...

Mi fa moltissimo piacere vedere qui il mio video, anche perché la resilienza è un tema a me molto caro. Mi mancano tanti punti del tuo elenco, ma sono una persona molto resiliente: la vita a furia di farmi male mi ha lasciato in dono la resilienza.

Blogghidee - Ximi - ha detto...

@Romina,
sono contenta! Davvero oggi quando l'ho ascoltato mi sono resa conto che era fatto apposta per questo articolo. Si, sicuramente sei resiliente e meno male! Non cambierai mai è vietato!
:D :D ;)

Unknown ha detto...

:) bellissimo articolo Blogghidee!! Fino a poco fa non avevo idea di cosa fosse la resilienza XD Ma è una dote che, con qualche difficoltà, cerco di utilizzare spesso (pur non sapendone il nome) :) Davvero interessante comunque :) Ciao!

Blogghidee - Ximi - ha detto...

Grazie Luca :D
sono davvero contenta ti sia piaciuto, è un argomento molto vasto in realtà :) che riprenderò di sicuro.
A presto e grazie mille per il tuo commento.

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