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martedì 16 marzo 2010

Fiabe per bambini: Le tre piume


LE TRE PIUME

C'era una volta un re che aveva tre figli maschi: due erano svegli e intelligenti, mentre il terzo non parlava tanto, era semplice e il suo soprannome era Sempliciotto.

Il re, diventato vecchio e stanco, incominciò a pensare alla propria fine, ma non sapeva quale dei due figli dovesse ereditare il regno.
Allora escogitò un sistema e disse loro:
"Figli miei, uscite e andate nel mondo; chi di voi mi porterà il tappeto più bello, sarà re dopo la mia morte."
Per fare in modo che non litigassero fra loro, li portò fuori dal castello, gettò in aria tre piume e ci soffiò sopra, facendole volare in alto, poi disse:

"Ognuno di voi segua il volo di una piuma."

Una piuma volò a oriente, un'altra a occidente e la terza volò poco lontano e cadde subito a terra.
Un fratello andò a destra, l'altro a sinistra ed entrambi si misero a ridere di Sempliciotto, che era fermo di fronte alla sua piuma.

Sempliciotto si mise a sedere tutto triste. D'un tratto si accorse che vicino alla piuma c'era una piccola botola. La aprì e vide una lunga scala, la percorse tutta e in fondo trovò un'altra porta; bussò e dall'altra parte si sentì una vocina che diceva:

Ranocchietta verde e piccina
dalla gamba un po' stecchina,
corri lesta, vai a guardare
chi a quest'ora vuole entrare!


La porta si aprì, da sola. Sempliciotto entrò e vide una grande sala e al centro un grosso e grasso rospo, con tanti piccoli rospetti tutti attorno. Il grosso rospo gli chiese:
"Cosa vuoi?"
Ed il giovane rispose: "Sto cercando il tappeto più bello del mondo."
Il rospo chiamò una ranocchietta e le disse:

Ranocchietta verde e piccina
dalla gamba un po' stecchina,

corri lesta, vai a cercare
la grande scatola mi devi portare!

La ranocchietta portò subito la scatola, il grande rospo la aprì e ne tirò fuori un tappetto bellissimo, sottile come non se ne erano mai visti in tutto il mondo. Sempliciotto ringraziò mille volte e tutto contento se ne tornò a casa.

Gli altri due fratelli, convinti che Sempliciotto fosse così stupido, ma così stupido, che non sarebbe riuscito a trovare niente di buono, pensarono di non darsi molta pena e di non affaticarsi a cercare. Così alla prima pecoraia che incontrarono, tolsero i vestiti e li portarono al re.

Ecco, che arrivò anche Sempliciotto con il suo meraviglioso tappeto; quando il re lo vide rimase sbalordito da tanta bellezza ed esclamò:

"Il regno tocca al più giovane!"

Gli altri fratelli si arrabbiarono molto, protestando che Sempliciotto non sarebbe stato in grado di regnare degnamente e che era necessaria un'altra prova per stabilire chi fosse l'erede.

Il padre disse allora:
"Va bene, il regno lo erediterà chi di voi mi porterà l'anello più bello del mondo!"

Condusse i tre figli fuori dal castello, e soffiò sulle tre piume, facendole volare in aria.
Una andò a destra, una volò a sinistra e l'altra svolazzò di qua e di là e infine cadde a terra, vicino alla botola. I due fratelli risero a crepapelle pensando allo sciocco fratello e si allontanarono una a sinistra e l'altro a destra e Sempiciotto rimase lì, fermo davanti alla sua piuma.
Ma ormai sapeva della botola! La aprì, discese la lunga scala e si ritrovò di nuovo dinanzi alla porta. Questa volta chiese al rospo l'anello più bello del mondo. Il grosso rospo si fece portare la grande scatola e ne tirò fuori un anello splendente, tempestato di gemme e pietre preziose, ed era così bello che nessun orefice sarebbe riuscito a fabbricarlo.

Gli altri due fratelli ancora ridevano pensando a Sempliciotto e non si preoccuparono di cercare. Schiodarono un anello da un vecchia carrozza e lo portarono al re.
Quando il re vide il bellissimo anello di Sempliciotto e l'orrendo anello degli altri figli disse:

"Il regno spetta a Sempliciotto!"

I due fratelli maggiori si arrabbiarono e protestavano come matti, tanto che il re dovette porre una terza condizione:



"Il regno sarà ereditato da chi mi porterà la donna più bella del mondo."

Condusse i tre figli fuori dal castello e soffiò sulle tre piume, che volarono in aria e come le altre volte, la prima andò ad oriente, la seconda ad occidente e la terza si posò subito al suolo.

Sempliciotto andò per la terza volta dal grosso rospo e disse:



"Deve portare al re la donna più bella del mondo!"

"Davvero?" rispose il rospo "Non ti preoccupare, l'avrai!"

Diede al giovane una rapa svuotata, tirata da sei topolini. "E cosa me ne faccio?" chiese il ragazzo.
"Scegli una ranocchietta tra quelle che vedi e mettila sopra la rapa." gli spiegò il grosso rospo.
Sempliciotto scelse una ranocchina a caso e la mise dentro la rapa... All'improvviso la ranocchietta si trasformò in una bellissima ragazza, la rapa diventò un cocchio e i sei topolini, come per incanto, si trasformarono in sei magnifici destrieri.
Sempliciotto felice come non mai, baciò la fanciulla, salì sulla carrozza e tornò al castello.

Gli altri fratelli, convinti che Sempliciotto non sarebbe mai riuscito a trovare una bella ragazza, scelsero le prime due contadine incontrate per strada e  le portarono al re.

Quando il re vide la bellissima fanciulla di Sempliciotto e le due contadinotte degli altri figli, tuonò imperioso:



"Basta! Il regno spetta a Sempliciotto!"

Ma i due fratelli maggiori non si davano pace e protestavano, lamentandosi:



"Non è giusto, Sempliciotto non può regnare come un vero re!"

Alla fine riuscirono a convincere il padre a mettere alla prova le mogli. Avrebbe scelto il figlio, la cui moglie fosse riuscita a saltare attraverso un cerchio appeso al centro della sala.
Erano sicuri di vincere, perché le contadinotte erano forti e sane e non avrebbero avuto nessun problema a superare la prova.
Mentre la fanciulla così bella e fragile si sarebbe rotta l'osso del collo.

Il re disse: "E sia. Ma questa sarà l'ultima prova!"

Le due contadine riuscirono a saltare, ma erano così pesanti e maldestre che caddero a terra spezzandosi le braccia e le gambe.

La fanciulla di Sempliciotto saltò attraverso il cerchio con tale grazia ed eleganza, che il re si alzò in piedi e disse:

"Non c'è più niente da dire... Il regno spetta a Sempliciotto!"

E così fu. Alla morte del re, la corona andò a Sempliciotto, che governò per molto tempo e con grande saggezza.


                                  Riadattamento by Ximi


Le parole difficili:

In questa bella fiaba ci sono alcune parole difficili, che ho segnato con un bel colore violetto, qui di seguito c'è un piccolo dizionario con i significati delle parole e le alternative più semplici se i vostri bambini sono molto piccoli.

Soprannome: nomignolo diverso che viene dato ad una persona.
Ereditare: ricevere in eredità. Quando una persona muore lascia tutte le sue cose alle persone che ha amato
in vita, queste cose sono l'eredità.
Escogitare: inventare, trovare una nuova soluzione.
Pecoraio: pastore di pecore.
Sbalordito: molto sorpreso.
Degnamente: in modo giusto, adeguato, onesto.
Crepapelle: fino a quasi scoppiare. Ridere a crepapelle.
Tempestato: riferito all'anello, significa pieno di gemme.
Schiodare: togliere i chiodi.
Condizione: patto, accordo per riuscire ad ottenere qualcosa.
Imperioso: in modo autoritario.
Maldestro: goffo, impacciato. Chi non è capace di fare una cosa perché inesperto.














 

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