Cos'è un'Avatar? O meglio chi è?

Cos'è un avatar? Dopo l'uscita del film al cinema, tutti dovrebbero saperlo. 

La parola in sé ha molti significati.

Nella religione induista la parola "avatar" significa "disceso", è un'incarnazione di un Dio in una forma umana, per assolvere determinati compiti, per sconfiggere il male e far trionfare la giustizia e il bene.

English: The Hindu God Krishna with holy cow. Indian painting about 1900

Immagine di dominio pubblico, fonte: Wikipedia.          

Nel mondo virtuale, l'Avatar è un'immagine di se stessi realizzata in forme diverse, come cartone animato, come manga, come un personaggio inventato o reale, un cantante, l'attore preferito.
Si sceglie di rappresentarsi non con la propria immagine reale, ma con una rappresentazione di sé più vicina, forse, alla parte più profonda di se stessi, quella che non può rivelarsi attraverso la nostra vera forma reale.

E' un modo per nascondersi o per rivelarsi?

In molte comunità virtuali, giochi on line, si usano Avatar per entrare a far parte di questi mondi virtuali, spesso coerenti con l'ambientazione in cui "vivono" questa seconda vita.

Un "alter ego" - un altro io - che prende il sopravvento? 

Finché l'avatar è un modo allegro per approcciare un nuovo mondo, può avere un significato neutrale e simbolico di quello che può affiorare della nostra personalità in un modo diverso.
Ne consegue che un avatar imbronciato, può forse giustificarsi in un carattere lunatico. Un avatar allegro e super-spiritoso, indica una personalità più solare o il desiderio di esserlo.

Quindi la mia domanda è: chi è l'avatar? 

L'esigenza di trovare un modo per non apparire in internet è l'esatto contrario della realtà di esibizionismo che impazza nella società in generale. Mostrarsi, esserci a tutti i costi e  coinvolgendo in primo luogo  l'aspetto fisico in un modo esagerato.
Non sono forse l'avatar di se stesse, tutte quelle donne "modificate" dalla chirurgia estetica? Alla fine si somigliano tutte, come se avessero fatto uso di una delle tante risorse on line per crearsi un avatar. Ognuno di questi creerà un personaggio simile alle impostazioni generali. Come il chirurgo estetico, che avrà un suo stile personale, ma ripetitivo. 

L'avatar è l'anticamera dell'annullamento di se stessi o il bisogno di proteggersi dai possibili pericoli della rete? 

Se si osserva un altro fenomeno dilagante di internet, ossia Facebook e gli altri social-network, si capisce quanto sia forte la spinta a condividere la propria vita, foto e immagine non solo con le persone amiche, ma con il mondo intero. 

Mi immagino la scena nella vita reale. 

Toc toc. "Chi è?" 
"Sono Andrea. Accetti la mia amicizia? Sai sono amico di un tuo amico." 

Sbirciamo dalla porta e il nuovo amico ci mostra un album di foto, fresche di stampa. Le stesse, che se un amico qualsiasi esibisse come un album enciclopedico, noi... scapperemmo alla prima pagina girata.

"Non avrà intenzione di mostrarmi tutte quelle foto!!!"

In Facebook? No. Vige la regola contraria, tutti guardano le foto di tutti.
Bambini e adolescenti compresi. Gli avatar sono un orpello senza senso. E' la propria faccia quella in mostra, con nome e cognome, indirizzo e numero di telefono cellulare.

Alla faccia dei pericoli e della rete. Tanto è tutto sicuro, sono amici degli amici.

Torno volentieri alla missione dell'avatar induista:

« Per la protezione dei giusti, per la distruzione dei malvagi e per ristabilire i princìpi della Giustizia Divina, Io mi incarno di era in era » 

la frase pronunciata dal Signore Krishna, ottavo avatar di Vishnu, durante una battaglia... 
 

By Ximi